CINERASSEGNA 2019 I giovani raccontano il cinema dei giovani

Chiaravalle – Parcheggio parrocchiale
Ore 21.15 – Ingresso gratuito

Il Comune di Chiaravalle
Assessorato alle Politiche Giovanili
presenta

LEGAMI
I giovani raccontano il cinema dei giovani

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Mercoledì 3 luglio

CAPTAIN FANTASTIC
di Matt Ross
con Viggo Mortensen, George MacKay, Samantha Isler
(USA 2016, 119 min.)

Abitano in una foresta nel nord-ovest degli USA, si procurano cibo andando a caccia, studiano le scienze e le lingue straniere, parlano di storia e di letteratura, cantano, suonano e, anziché il Natale, festeggiano il compleanno di Chomsky: così vivono Ben, la moglie e i loro sei figli, al riparo dal consumismo e in armonia con la natura. Ma la morte della donna costringe questa famiglia speciale a confrontarsi con la – per loro altrettanto speciale – normalità, in un viaggio irto di conflitti, emozioni e pericoli sconosciuti.

a cura di SALVATORE MANGIONE
“You will never know what worse luck your bad luck has saved you from.” (Cormac McCarthy)

e RUGGERO NOVEMBRE
“Normal people scare me.”

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Mercoledì 10 luglio

I NOSTRI RAGAZZI
di Ivano De Matteo
con Alessandro Gassmann, Giovanna Mezzogiorno, Luigi Lo Cascio
(Italia 2014, 90 min.)

Massimo, avvocato con pochi scrupoli, e suo fratello Paolo, pediatra dalle attitudini filantropiche, vanno a cena ogni mese in un ristorante di lusso con le rispettive mogli, lasciando a casa i figli adolescenti. Ma le immagini del brutale pestaggio di una senzatetto viste alla TV rompono la routine delle due famiglie, costringendo i genitori a mettere in crisi le loro convinzioni etiche ed educative. Il film è liberamente ispirato al romanzo “La cena” di Herman Koch e diretto dal regista de “La bella gente” e “Gli equilibristi”.

a cura di ALESSANDRO BONVINI
“Per mio conto, ogni volta che ragiono io stesso o ascolto qualcun altro ragionare di filosofia, ne provo una gioia straordinaria, anche a prescindere dal vantaggio che credo di cavarne.” (Platone)

e PIETRO MINCIOTTI
“Quando questa generazione sarà dissolta nel tempo / tu resterai fra dolori diversi dai nostri / e amica ancora all’uomo gli dirai / ‘Bellezza è verità, verità è bellezza’: è tutto / quanto sappiamo e, in terra, dobbiamo sapere.” (John Keats)

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Mercoledì 17 luglio
STANNO TUTTI BENE
[Everybody’s Fine]
di Kirk Jones
con Robert De Niro, Drew Barrymore, Kate Beckinsale
(USA – Italia 2009, 97 min.)

Stanno davvero tutti bene i quattro figli di Frank, vedovo e pensionato? Lui li vorrebbe nella sua casa per festeggiare insieme il giorno del ringraziamento, ma – chi per un motivo, chi per un altro – essi declinano l’invito. Allora, sfidando la salute precaria e l’opposizione del medico, Frank decide che andrà lui a trovarli nei quattro diversi luoghi degli USA in cui vivono, senza preannunciare il suo arrivo. E senza sapere cosa scoprirà. Splendido remake dell’omonimo film di Giuseppe Tornatore con Marcello Mastroianni.

a cura di ALICE CUTOLO
“Strappare la bellezza ovunque essa sia e regalarla a chi mi sta accanto. Per questo sono al mondo.” (Alessandro D’Avenia)

e MARTA MONTALBANO
“Gnōthi sautón, così da ragazza avevo scritto sul frontespizio del mio quaderno di greco. Ai piedi della quercia quella frase sepolta nella memoria all’improvviso mi è tornata in mente. Conosci te stesso. Aria, respiro.” (Susanna Tamaro)

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Mercoledì 24 luglio
UN AFFARE DI FAMIGLIA
[Manbiki kazoku]
di Kore-eda Hirokazu
con Lily Franky, Andô Sakura, Matsuoka Mayu
(Giappone 2018, 120 min.)

Osamu e suo figlio, che vivono di espedienti e piccoli furti, un giorno incontrano una bambina abbandonata per strada e al freddo. Decidono così di accoglierla nella loro povera abitazione, malgrado le iniziali resistenze della moglie di Osamu. La mancanza di vincoli di sangue non impedisce alla piccola di sentirsi integrata e amata; ma un imprevisto metterà alla prova la tenuta di questa “famiglia allargata”. Il film ha ricevuto la Palma d’oro al Festival di Cannes nel 2018.

a cura di ELISA GIULIETTI
“L’inferno dei viventi […] è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno […]. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.” (Italo Calvino)

e ELISA QUATTRINI
“La vita è questa. Niente è facile e nulla è impossibile.” (Giuseppe Donadei)

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Quando nel 2011 nacque la cine-rassegna estiva dedicata ai giovani (che nelle prime due edizioni fui io stesso a condurre per poi passare il testimone proprio ai giovani, che divennero così protagonisti in ogni senso dell’iniziativa), chi si aspettava che sarebbe diventata uno degli eventi più seguiti dell’estate (e dell’intera annata) chiaravallese? Chi poteva immaginare che, negli otto anni a venire, avremmo quasi fatto fatica non solo a trovare sedie a sufficienza per il pubblico crescente ma anche a dipanare la molteplicità di fili, tematici e problematici, che si annodano intorno alle nuove generazioni? Infatti, dopo “Ragazzi in fuga” (2011), “Krísis” (2012), “Ex cattedra” (2013), “Campo e controcampo” (2014), “Diritti e rovesci” (2015), “Dipende” (2016), “Uguale e(ʽ) differente” (2017) e “Solit@ri interconnessi” (2018), non è mancato l’imbarazzo della scelta – di un argomento tra i tanti possibili e di quattro film tra i tanti possibili – prima di arrivare a “Legami”. Inteso come legami familiari, e mantenendo volutamente al plurale le varie declinazioni dell’essere/avere una famiglia, con buona pace di chi pensa ne esista un unico modello valido (naturale o tradizionale che sia). E non disdegnando nemmeno l’ambivalenza della accentazione: “Legàmi” ma anche “Légami”. I film in programma oscillano infatti tra una tensione centripeta e una centrifuga dell’universo familiare, tra un bisogno di ancoraggio affettivo e identitario al proprio “nido” e un’esperienza della condizione di alterità (che già tra le pareti domestiche si impara a conoscere e a coltivare), tra le più o meno solide radici del passato e le più o meno incerte ali del futuro. Il che vale anche in senso sociale ed economico, visto che sono i cosiddetti millennials ad aver pagato più duramente il prezzo della crisi, trovando nei nuclei familiari l’unica forma di welfare a loro tutela. Ma – come emerge da uno studio della Banca d’Italia – si tratta anche di una “ipoteca sul futuro del nostro Paese che fa della famiglia una sorta di gabbia, di freno generazionale: la maggior dipendenza dalla famiglia d’origine limita la capacità dei giovani di proseguire progetti di vita autonomi”, impedendo loro di “abbandonare la condizione di ‘figlio’ e assumere il ruolo di genitore”.
Non sarà una rassegna cinematografica a cambiare le cose ma potrà aiutarci a metterle meglio a fuoco, tanto più se a raccontare il cinema dei giovani sono otto giovani. E se, attraverso immagini in movimento, sanno mettere in movimento anche nuove idee.

FRANCESCO FAVI
Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Chiaravalle

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Info:
Servizio Politiche Giovanili (071.9499295)