Le Sigaraie

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Le Sigaraie

Dita sottili, cuffietta bianca, operosità e velocità senza uguali: le sigaraie sono le piccole grandi custodi di un’eredità artigiana che ancora oggi è tra gli emblemi più amati di Chiaravalle.
Lavorare nella Manifattura Tabacchi significava avere una grande fortuna, dalla fine dell’Ottocento e per tutto il Novecento. Le donne che venivano assunte nella fabbrica potevano infatti assicurare alla famiglia un buon reddito e contribuire a mantenere viva l’economia della città. Con la loro divisa, costituita da un grembiule e una cuffietta, raggiungevano il posto di lavoro con i cosiddetti break, ovvero carrozze trainate da cavalli, lasciando i loro figlioletti in un’ala appositamente riservata per loro (chiamata incunabolo, una sorta di asilo nido aziendale ante litteram). E mentre altre donne si prendevano cura dei loro bambini, spesso troppo piccoli anche per camminare, le sigaraie operavano senza fatica, perché la paga era condizionata dalla produttività. Al termine del turno lavorativo, ripresi i bambini con sé, le sigaraie facevano ritorno a casa, chi sul break e chi, più giovane, a piedi, percorrendo il viale che nella memoria dei chiaravallesi rimarrà per sempre il “viale delle sigaraie”.
Splendide foto che ritraggono le sigaraie sono presenti nell’archivio Chiarateca.