UN FILOSOFO AL CINEMA, quando i film aiutano a pensare – V edizione

UN FILOSOFO AL CINEMA, quando i film aiutano a pensare – V edizione

In arrivo la quinta edizione di UN FILOSOFO AL CINEMA.

Quest’anno la rassegna sarà dedicata al tema del controllo sociale, da quello dei totalitarismi del Novecento a quello delle società tecnologiche del presente e del futuro.

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giovedì 5 dicembre a cura di Alessandro Cupido

“LE VITE DEGLI ALTRI” di Florian Henkel Von Donnesmark, Germania 2016.

Capolavoro incentrato sui soffocanti mezzi di sicurezza e spionaggio della Stasi nella Berlino Est degli anni ’80, poco tempo prima del crollo del Muro (di cui il 9 novembre si è celebrato il 30° anniversario). Berlino Est, 1984. Il capitano Gerd Wiesler è un abile e inflessibile agente della Stasi, la polizia di stato che spia e controlla la vita dei cittadini della DDR. Un idealista votato alla causa comunista, servita con diligente scrupolo. Dopo aver assistito alla pièce teatrale di Georg Dreyman, un noto drammaturgo dell’Est che si attiene alle linee del partito, gli viene ordinato di sorvegliarlo. Il ministro della cultura Bruno Hempf si è invaghito della compagna di Dreyman e vorrebbe trovare prove a carico dell’artista per avere campo libero. Ma l’intercettazione sortirà l’esito opposto: Wiesler entrerà nelle loro vite non per denunciarle ma per diventarne complice discreto. La trasformazione e la sensibilità dello scrittore lo toccheranno profondamente fino ad abiurare una fede incompatibile con l’amore, l’umanità e la compassione. È lui, la spia, il singolare deus ex machina che non interviene dall’alto, come nella tragedia greca, ma opera dal basso, chiuso tra le pareti dell’ideologia abbattuta dalla bellezza dell’uomo e dalla sua arte. Il “metodo” della sorveglianza diventa per lui fonte di disinganno e di sofferenza, perchè lo costringe a entrare nella vita degli altri, che si ingegnano per conservarsi vivi o per andare fino in fondo con le loro idee.

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mercoledì 11 dicembre a cura di Federica Migliorelli

“L’ONDA” di Dennis Ganzel, Geramania 2008

Esperimento sociale volto a dimostrare come nascono i poteri autoritari e reazionari. Rainer Wenger, insegnante di educazione fisica con un passato da anarchico rockettaro, per spiegare ai suoi studenti liceali il concetto di autocrazia li coinvolge in un esperimento di “regime dittatoriale” fra i banchi di scuola. Per una settimana dovranno rispondere al rigido sistema disciplinare di “Herr Wenger”, conformarsi ad un codice di abbigliamento e lavorare assieme in un’ottica di organismo gerarchico, isolando o reprimendo eventuali dissidenti. In pochissimo tempo, i ragazzi scoprono uno spirito di cameratismo vincente, dominano le proprie insicurezze e paure attorno alla figura del carismatico “cattivo maestro” e si sentono legittimati ad animare atti di violenza e vandalismo, in un’operazione che arriva presto a fuoriuscire dalle mura dell’edificio scolastico.

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mercoledì 18 dicembre a cura di marco Caporalini

“THE LOBSTER” di Yorgos Lanthimos, Francia 2015

Con  la fantascienza distopica e la… fattoria degli animali. In un futuro prossimo e immaginario essere single oltre una certa età è vietato, pena l’arresto e la deportazione in un grande hotel nel quale si è obbligati a trovare l’anima gemella in 45 giorni di tempo, tra punizioni e questionari assurdi. Uomini d’affari, professionisti, donne in carriera e individui meno realizzati tutti insieme sono costretti a cercare un affiatamento possibile perchè se non dovessero trovarlo nel mese e mezzo a disposizione saranno trasformati in un animale a loro scelta. Appena fuori dall’hotel c’è un bosco dove si trovano i ribelli, individui fuggiti dall’hotel che vivono liberi e single a cui non è concesso di stare con nessuno. Il protagonista passerà prima nel grande hotel senza trovare quell’amore obbligatorio che troverà in mezzo ai ribelli, là dove non è consentito. The Lobster racconta con una metafora a maglie larghissime la maniera in cui la ricerca di una persona con cui vivere oltre una certa età passi attraverso riti comuni, strutture predisposte ad hoc, incontri programmati e una serie di “regole” che danno la misura dell’affiatamento. I grotteschi interessi in comune che il protagonista condivide con quelle che, di volta in volta, possono essere sue possibili amanti, la scansione degli incontri, il rituale dell’accoppiamento grottesco e l’odio condiviso per chi sembra meno in grado di riuscire ad accoppiarsi, appaiono stavolta come una versione pompata e incattivita delle reali dinamiche sociali. Anche la violenza onnipresente, spietata, brutale e insensibile sembra una versione concreta di quella più sottile violenza psicologica operata dal condizionamento sociale.

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INGRESSO GRATUITO

Per informazioni:

Servizio Politiche Giovanili 0719499295

Teatro Comunale “Valle” 0717451020